Tamoxifene pag 2 Farmaci: Esperienze ed effetti collaterali
Si può verificare arresto del flusso mestruale in pazienti in pre-menopausa, il che non pregiudica l’attività antitumorale del farmaco. Il tamoxifene è un farmaco antineoplastico, antitumorale, capace di bloccare l’azione degli estrogeni, ormoni femminili utilizzati da alcuni tumori al seno per crescere. In una serie di test di mutagenesi in vitro e in vivo tamoxifene non si è dimostrato mutageno. In studi a lungo termine con tamoxifene, sono stati riportati tumori delle gonadi nel topo e tumori epatici nel ratto; non è stata stabilita la rilevanza clinica di queste osservazioni. Gli studi disponibili sono stati per lo più effettuati in donne in post-menopausa (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). La condizione di polimorfismo del CYP2D6 può essere associata ad una variabilità della risposta clinica a tamoxifene.
L’endometrio, infatti, come la ghiandola mammaria o l’ovaio, risponde ciclicamente all’azione degli ormoni sessuali femminili, estrogeni e progesterone. Nella donna in età fertile tali ormoni fanno proliferare e maturare ogni mese l’endometrio stesso, predisponendolo a un’eventuale gravidanza. La maggior parte delle cellule tumorali risponde a questo trattamento nella fase ormono-sensibile. Tuttavia alcune cellule, in particolare nelle fasi avanzate di malattia, proliferano indipendentemente dalla stimolazione ormonale e non rispondono alla terapia. Tali cellule possono addirittura autoprodurre i propri androgeni, tramite Testosterone Cypionate 250 mg Elbrus Pharmaceuticals prezzo un meccanismo autocrino, o presentare mutazioni del gene per il recettore degli androgeni (AR). La conseguenza è una proliferazione pur in presenza di concentrazioni molto basse di ormoni maschili.
Controindicazioni NOLVADEX ® – Tamoxifene
Tuttavia, in studi clinici è stato evidenziato un certo beneficio nei tumori con recettori per gli estrogeni negativi, il che può indicare altri meccanismi di azione. Nell’esperienza clinica, è riconosciuto che il tamoxifene induce riduzione dei livelli ematici di colesterolo totale e delle lipoproteine a bassa densità nell’ordine del 10 – 20% nelle donne in post-menopausa. Inoltre, è stato riportato che il tamoxifene induce il mantenimento della densità minerale ossea nelle donne in post-menopausa.
- Si consolidano i dati per cui il tamoxifene, utilizzato da tempo per prevenire il tumore del seno nelle donne ad alto rischio, potrebbe essere somministrato a dosi più basse ottenendo effetti paragonabili.
- Gli effetti secondari e collaterali scatenati dalle terapie estrogene si manifestano, in genere, a 6 mesi dall’assunzione della terapia nel 40% delle donne e tendono a peggiorare con il passare del tempo.
- Il medico deve valutare attentamente il profilo del paziente, compresi i fattori di rischio per il cancro al seno, la presenza di altre malattie e l’uso di altri farmaci.
- Sono in corso (2018) studi per la sua approvazione come trattamento per la prevenzione del tumore alla mammella3.
- Infine, l’uso concomitante di altri farmaci può interferire con l’azione del tamoxifene, come vedremo nel prossimo paragrafo.
Nolvadex – Foglio Illustrativo
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale. Modo di somministrazione Le compresse devono essere assunte intere con un po’ d’acqua, preferibilmente sempre alla stessa ora. TAMOXIFENE EG è disponibile in confezioni da 30 compresse per il dosaggio da 10 mg e in confezioni da 20 compresse per il dosaggio da 20 mg. Segua sempre le istruzioni del medico per quanto riguarda la dose e la frequenza di assunzione delle compresse. Prenda questo medicinale seguendo sempre esattamente le istruzioni del medico o del farmacista. Informi il medico se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.
Faccio fatica a fare le scale, sudo tantissimo giorno e notte, e soprattutto sono molto nervosa in casa . Mi vergogno ma confesso che non ho più nemmeno lo stimolo di intimità con il mio partner. Humanitas Mater Domini è un ospedale polispecialistico privato accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale per le attività ambulatoriali e di ricovero. Il tamoxifene deve essere impiegato con cautela in pazienti con persistente leucopenia o trombocitopenia.
Nel corso di terapia con tamoxifene è stata segnalata leucopenia talvolta associata ad anemia e/o trombocitopenia. Neutropenia, talvolta grave, è stata segnalata raramente e casi di agranulocitosi sono stati riportati raramente. In pazienti in trattamento con tamoxifene sono stati riportati comunemente disturbi sensoriali (inclusi parestesia e disgeusia). Tamoxifene non deve essere somministrato in corso di gravidanza e durante l’allattamento (vedere paragrafo 4.6) e in età pediatrica.
Da uno studio italiano arrivano risultati che potrebbero presto cambiare la pratica clinica, migliorando anche la qualità di vita delle donne. In una serie di test di mutagenesi in vitro e in vivo, il tamoxifene non si è dimostrato mutageno. Tamoxifene è risultato genotossico in test di genotossicità in vitro e in vivo nel roditore. In studi a lungo termine con tamoxifene sono stati riportati tumori delle gonadi nel topo e tumori epatici nel ratto; non è stata stabilita la rilevanza clinica di queste osservazioni. Informazioni aggiuntive riguardanti la sua prescrizione sono riportate nel paragrafo 4.6. Durante il trattamento con tamoxifene è stata riportata un’aumentata incidenza di alterazioni dell’endometrio, comprendenti iperplasia, polipo e tumore maligno e sarcoma dell’utero (per lo più tumore maligno mulleriano misto).
Il tamoxifene è anche utilizzato per ridurre il rischio di sviluppare cancro al seno nelle donne ad alto rischio. Il tamoxifene agisce legandosi ai recettori degli estrogeni presenti nelle cellule tumorali, impedendo così agli estrogeni di legarsi a questi recettori. Questo blocca l’azione degli estrogeni, che non possono più stimolare la crescita delle cellule tumorali.
Induce un’aumentata secrezione di gonadotropine ma presenta un importante effetto antiestrogenico perfiferico. Siccome anche le cellule stromali contengono recettori per gli estrogeni, possono insorgere anche sarcomi e tumori mesodermici misti maligni dell’utero. Legandosi ai recettori estrogenici nei tumori ER-positivi svolge un’efficace azione antineoplastica. Introdotto in commercio negli anni ’90, rappresenta ancora oggi il cardine della terapia endocrinologica del carcinoma della mammella femminile e maschile sia dopo l’intervento chirurgico di prima istanza, sia dopo l’eventuale recidive, in caso di positività recettoriale. La scelta tra tamoxifene e letrozolo dipende anche dalla tollerabilità individuale e dalla presenza di eventuali controindicazioni.